
Nel 2012 la casa modenese GP Publishing inizia a presentare storici fumetti francesi western in formato bonellide e in bianco e nero, preparando il terreno alla futura Editoriale Cosmo.
Il numero 23 (febbraio 2012) della serie GP Maniac presenta in un unico volume le prime due avventure del pistolero “Durango“.
Wikipedia dice che l’autore belga Yves Swolfs si è rifatto «al personaggio interpretato da Jean-Louis Trintignant nel film western italiano del 1968 intitolato Il grande silenzio e diretto da Sergio Corbucci.» La Wiki francese è più precisa riportando addirittura le parole dell’autore (anche se non dice da dove siano tratte):
Il personaggio di Durango è una specie di mix degli eroi del western all’italiana – una fusione di Django, Silenzio e i personaggi che Clint Eastwood incarna nei primi tre western Sergio Leone.
Già nel 2008, ci informa la stessa pagina Wiki, la Planeta DeAgostini ha presentato tutto Durango in una bella edizione, ma è roba da collezionisti e fumettari: la GP invece l’ha distribuito in edicola.
Quello che aggiungo è che la Collana Metal Totem Comics (Edizioni Nuova Frontiera Roma) nell’ottobre del 1982 ha portato in anteprima in Italia la prima storia di Durango, a colori.

Giunto in un freddo e sfortunato paesino innevato, Durango sta cercando l’amico Henry Lang quando scopre che è stato ucciso il mese precedente.
La situazione è davvero un classico: il ricco senatore Howlett tiene in pugno il paese pagando fior fiore di pistoleri per far fuori chiunque si opponga al suo potere. Il suo uomo migliore, Angus Reno, legge subito negli occhi di Durango lo sguardo del killer, ma la resa dei conti finale arriverà solo dopo tradimenti e vigliaccate, odii e desideri di riscatto.
Malconcio e con la mano destra bucata da una pallottola, Durango entra claudicante nella seconda storia.
Dopo aver svaligiato la Wyoming Bank, la spietata banda di “Crazy Joe” Callahan si va a rintanare nel piccolo e tranquillo paesino di Peacefull Church: non prima di aver ucciso un vecchio stalliere insolente durante il tragitto. Peccato per loro che lo stalliere stesse fornendo rifugio a Durango in convalescenza, che sistemati alcuni banditi si dirige (lentamente) al paesino per organizzare uno scontro finale con la banda di Callahan.

Il lettering è al limite del visibile e il bianco e nero è molto triste, ma al di là di questo è una buona occasione per gustarsi un western d’annata buona con un personaggio ancora poco delineato ma dalle ottime potenzialità.
Scheda etrusca:
Durango n. 1 [febbraio 2012]
– I cani muoiono d’inverno (1. Les chiens meurent en hiver, 01/1981)
– La forza dell’ira (2. Les forces de la colère, 01/1982)
L.
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Anche i Francesi hanno qualcosa da invidiarci, dimostrazione che i nostri Spaghetti Western sono un tesoro nazionale 😉 Cheers!
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Purtroppo ERANO qualcosa da invidiare: dagli anni Sessanta non facciamo più spaghetti-capolavoro e dai Settanta non facciamo più western. È una delle tantissime cose buone italiane che gli italiani non sanno gestire.
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Per forza i film di genere sono morti da oltre 30 anni in Italia rimangono solo commedie e drammatici(in cui borghesi che incassano 80000 euro l’anno,sembra che abbiamo tutti i problemi e parlano all’infinito),Sergio Leone ad esempio e un monumento per gli americani
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Anche gli “spaghetti” minori sono apprezzati: solo gli taliani odiano quei film e non li vogliono più vedere! Pensa che tutte le persone che conosco dal vivo credevano che Django fosse un’invenzione di Tarantino!
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Li ho, e anche altro materiale della GP. Belli, anche se da Bonelliano….
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Durango lo conosco, ottimo pistolero d’Oltralpe… Solo, al momento non mi sovviene dove l’abbia davvero letto per la prima volta. E’ possibile che, successivamente alla Collana Metal Totem Comics, la vecchia Eura lo avesse poi pubblicato su Skorpio (o Lanciostory)?
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Facile, la Eura ha sempre avuto un occhio attento ai fumetti francesi. Purtroppo tracciarne le apparizioni italiane non è facile.
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[…] a presentare fumetti francesi western in formato bonellide e (purtroppo) in bianco e nero. Dopo il primo numero di febbraio, a marzo 2012 arriva in edicola la seconda uscita dedicata al “Durango” […]
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Nella cover è praticamente identico al Maurizio Merli di Mannaja
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Ah, probabilmente è un’altra ispirazione per il fumetto, molto attento allo spaghetti western 😉
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