[Fumetti Erotici] Lucifera 04 – Il filtro della verginità (1972)

Lucifera04Numero 4 (gennaio 1972) della storica collana “Lucifera” della Edizioni Elvipress, ripresentata in digitale nel gennaio 2014 dalla milanese VandA.ePublishing.

Però, mica male 'sta Lucifera!
Però, mica male ‘sta Lucifera!

Non avendo letto i precedenti tre numeri non sono sicuro di aver capito bene il personaggio, ma a occhio Lucifera è una “agente” di Satana mandata sulla Terra per dannare il bel dottorino Faust Sonder, spacciandosi per la serva Lucya e stando bene attenta a non innamorarsi di lui: la punizione di Satana sarebbe spietata.

Che ciglia luciferine!
Che ciglia luciferine!

Faust però è perdutamente innamorato di Margherita Blumthal, che però è stata vittima di un raggiro diabolico ed è stata posseduta dal mostruoso Arganno da cui ha avuto un bambino… con due cornetti in fronte!
Faust ignora l’angoscia della donna amata e pensa unicamente… alla sua verginità! Vuole sposarla ma l’idea che sia stata di un altro lo fa impazzire: lo spinge addirittura a rivolgersi alla strega Darvulia per un filtro della verginità.
Questa, capito l’allocco, lo manda dalla maga Phiona che però vive in un castello sul fiume Reno: per raggiungerlo Faust dovrà affrontare le terribili Valkirie.

La Valkiria Brunilda
La Valkiria Brunilda

Le dodici Valkirie usano sfidare i viandanti: solo chi saprà soddisfarle tutte e dodici nella stessa notte potrà vivere. Con l’aiuto di Satana, evocato dalla solerte Lucifera, Faust avrà la potenza giusta per vincere la sfida.

Per il potere di Satana!!!
Per il potere di Satana!!!

Siamo ancora in un periodo embrionale di questi fumetti, dove le situazioni pruriginose sono descritte e non mostrate, dove non si vedono genitali (al massimo qualche tettina di sguincio) e dove ci troviamo di fronte ad una storia molto più “normale” di quanto ci si aspetterebbe.
Insomma, di eros neanche l’ombra, al massimo qualche situazione frizzante con davvero poco da vedere.

Splendidi i disegni e splendido il volto di Lucifera: a quanto ho capito sono opera di Leone Frollo, ma attendo conferma degli esperti.

L.

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10 commenti

      • E buffo considerare che Brunhilde si chiamava così in vistù dei suoi capelli corvini, ma siccome nell’immagine tipicamente stereotipata dell’italiano medio le germaniche son tutte bionde oro o platino, pure lei è vittima dell’ossigenazione selvaggia del suo bel crina (anche perchè, sennò come la distinguevamo da Lucifera XD)

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