Red Sonja in Italia 3 (1979) Sonia a strisce

Il 28 ottobre 1978 Red Sonja appare a strisce
Il 28 ottobre 1978 Red Sonja appare a strisce

Dopo alcuni anni di silenzio – in cui il personaggio sviluppa la propria vita in solitaria nelle pagine di “Conan the Barbarian” (Marvel), ignote nel nostro Paese – Red Sonja riappare un bel giorno nel punto più inaspettato dell’editoria italiana: a strisce su un quotidiano.
Visto che le storie che condivide con Conan da diversi anni non sembrano intenzionate a venir tradotte, è da considerare preziosa ogni storia della diavolessa con la spada che riesce ad affacciarsi nel nostro distratto Paese: come per esempio le newspaper strips dal 1978 al 1980, riportate alla luce nel 2010 dalla Dark Horse per un volume antologico.

Il 9 gennaio 1979 il quotidiano “La Stampa” inizia a presentare una serie di strisce dal titolo “Conan il barbaro”, firmate da due mostri sacri: Roy Thomas e John Buscema.
Sbrigate in poche strisce la nascita del personaggio, Conan inizia le sue avventure e alla striscia 48 (in Italia il 20 gennaio di quell’anno) incontriamo Sonya la rossa: la Y verrà subito corretta nella striscia successiva, quando diventa Sonja.

Conan e Red Sonja nella striscia del 31 ottobre 1978, in Italia: 23 gennaio 1979
Conan e Red Sonja nella striscia del 31 ottobre 1978, in Italia: 23 gennaio 1979

I due “vecchi amici” (come vengono presentati) entrano a Shadizar “la viziosa”, capitale di Zamora, iniziano a bere e nella locanda si scatena l’immancabile rissa: i due così ottengono ciò che vogliono, cioè essere notati per ottenere un ingaggio.
Due diversi uomini li chiamano e Conan e Sonja si separano, ma un destino beffardo li farà presto rincontrare: mentre la rossa viene infatti ingaggiata dal ricco Amilio per difendere la sua preziosa anfora di Zarfhaana, proveniente da Atlantide, Conan viene ingaggiato dal ladro Rajon proprio per sottrarre quel prezioso vaso. Malgrado cerchino di evitarlo, nella striscia 74 (in Italia, 8 febbraio 1979) Conan e Red Sonja si affrontano spada alla mano.
Capito che Amilio tanto ucciderà entrambi, i due amici si riuniscono e fuggono con l’anfora inseguiti dall’esercito del riccone, ansioso di pronunciare le parole magiche «Terkhat Belzab Faxil» per evocare il demone dell’anfora.
Evocato il pericoloso demone contro cui né la spada di Conan né quella di Sonja possono nulla, le parole «Ardat Lili Belzab» pronunciate da Amilio riportano la pace. Gabbato il riccone, i due barbari fuggono.

Conan contro Sonja, 22 novembre 1978. In Italia: 3 febbraio 1979
Conan contro Sonja, 22 novembre 1978. In Italia: 3 febbraio 1979

La conclusione “vera” della storia si avrà nella prima striscia della nuova avventura, disegnata stavolta da Ernie Chan.
Il 3 agosto successivo vediamo Conan che seppellisce l’anfora dando appuntamento alla rossa amica tra un anno, per decidere cosa farne. Invece Red Sonja lo saluta dicendo che andrà a Corinthia: così facendo, si congeda dalle strisce de “La Stampa”.
Mantenendo la promessa, dopo un anno esatto – il 2 luglio 1980 – ritroviamo Conan che ricorda gli eventi vissuti e si chiede: chissà se l’anfora è stata disseppellita da Sonia? (Ebbene sì, i traduttori italiani tolgono la “j” e usano la “i” per il suo nome…)
I suoi sospetti sono fondati: l’anfora di Zarfhaana non è più dove l’avevano sepolta, e ora Conan vuole soddisfazione del torto subìto.

2 gennaio 1980, in Italia: 4 luglio 1980
2 gennaio 1980, in Italia: 4 luglio 1980

Torna a Shadizar, entra nella prima locanda che incontra… e chi ci trova? Sonia la rossa con già in pugno la spada sguainata.

– Sei forte, sei agile, sei l’uomo più coraggioso che esista… Ma io sono Sonia la rossa!

RedSonja_strisce_DI due lottano ancora perché, si scopre, uno è convinto che l’altro abbia rubato l’anfora. Capito che si stanno sbagliando, che nessuno dei due l’ha presa, iniziano le “indagini” insieme per trovare Amilio e capire chi li abbia raggirati.
Trovano la casa del riccone completamente distrutta, e il suo alleato Zirro – re dei ladri di Zamora – che, ferito, racconta l’accaduto. Scopriamo così che Amilio ha trovato una antica mummia, ha pronunciato una misteriosa formula magica e l’ha riportata in vita… solo per rendersi conto di aver evocato un pericolosissimo demone morto ottomila anni prima: Thulsa Doom, il più malvagio stregone che sia mai esistito!
Impadronitosi con la magia dell’anfora, ora Thulsa Doom sta creando il suo impero del male, quindi Conan e Sonia si uniscono per prendere il demone a calci nel magico sedere.

Di nuovo ai ferri corti, il 31 dicembre 1979. In Italia: 4 luglio 1980
Di nuovo ai ferri corti, il 31 dicembre 1979. In Italia: 4 luglio 1980

Le strisce di Conan sono presentate da “La Stampa” a gruppi di tre quasi ogni giorno dal gennaio del ’79, ma il 14 luglio 1980 – nel pieno di questa seconda avventura di Red Sonja – la rubrica dei fumetti diventa una pubblicazione settimanale, mantenendo comunque una media di 15 strisce a settimana. Il che vuol dire che i poveri lettori dell’epoca, abituati alle strisce quotidiane, d’un tratto dovettero aspettare una settimana per leggere, ogni lunedì, due paginone piene di strisce.
L’ultima apparizione è del 28 luglio 1980 e dovrebbe riapparire il 4 agosto… ma il 2 agosto un’esplosione segna per sempre la storia italiana e sarà ricordata come la Strage di Bologna.
Forse esagero nel pensare che quel mostruoso fatto di cronaca abbia fatto togliere la pagina dei fumetti dal quotidiano in questione per diverso tempo. Fatto sta che la storia di Red Sonja non finisce…

Con Thulsa Doom, quel 23 gennaio 1979... sono nati i Masters of the Universe!
Con Thulsa Doom, quel 23 gennaio 1979… sono nati i Masters of the Universe!

Abbandoniamo dunque la diavolessa con la spada tra le braccia di Thulsa Doom, che la vuole come moglie: forse che la nostra eroina diventerà una mogliettina amorevole e padrona di casa Doom???

L.

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23 commenti

  1. Pezzo bellissimo, sai che sono personaggi che amo molto, ogni volta che sento Thulsa Doom mi esalto 😉 Incredibile ma un tempo le strisce a fumetti comparivano anche sui nostri giornali… che peccato aver perso queste abitudini. Cheers! 😉

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      • Incredibile davvero, specie per chi ha avuto la fortuna di averne letto una buona parte: Garth, Jeff Hawke (su Il Messaggero), Star Wars di Russ Manning, Conan e Red Sonja per non parlare poi di quei ricordi così antichi da trascolorare nel mito come Universo perduto di Attilio Terzino, sempre che fosse il titolo esatto, di cui avevo pure tenuto -ai tempi- una striscia come prezioso segnalibro per i due volumi di Storia del Cinema di Fantascienza del grande Giovanni Mongini.
        Tornando al barbaro e alla nostra Rossa, il risveglio di Thulsa Doom in questa avventura mi sembra aver più di qualche richiamo a quello dell’altrettanto terribile Xaltotun di Python ( il “fachiro di Nemedia”, come sprezzantemente lo chiama Conan prima dello scontro definitivo) ne L’Ora del dragone…

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      • Credo che sia rimasta solo “Linus” a presentare fumetti a strisce come all’epoca: tutto il resto è crollato miseramente…
        Non so se magari i fumetti a strisce quotidiane in Italia non hanno mai attecchito, ma è più probabile che i giornali abbiano stretto i portafogli. Davvero peccato.

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  2. Propendo anch’io per l’ipotesi portafoglio: nel caso specifico di Jeff Hawke, poi, la raccolta organica in volumi di tutte le strisce pubblicate che iniziava -e avrebbe poi proseguito- con un successo più che discreto in quegli anni, doveva aver reso antieconomica e poco sensata la parallela pubblicazione su quotidiano (rendendola semmai più adatta a quello stesso Linus che l’aveva fatto conoscere ai lettori italiani). Ma qui parliamo di un personaggio di cui si era chiaramente programmato un massiccio recupero… Negli altri casi, la strada del quotidiano avrebbe potuto ancora dare dei buoni risultati (ad esempio, gli albi delle “Early Adventures” di Star Wars della Marvel annata ’78-’79 procedevano benissimo in parallelo con la lettura delle strisce di Manning, per quanto mi riguardava). Purtroppo si è deciso diversamente, e irreversibilmente… 😦

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    • Jeff Hawke poi è stato recuperato in volume da Urania, ma curiosamente le strisce di Conan non pare abbiano conosciuto un recupero: non parliamo di Red Sonja, lasciata quasi del tutto inedita in questo strano paese!

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      • Sì, è una cosa che lascia parecchio perplessi… Tenendo conto del tutt’altro che disprezzabile numero di lettori che avevano conosciuto Conan e Red Sonja (meno pubblicata del Cimmero, ma che aveva comunque colpito nel segno) sulle pagine della Corno. Ecco, appunto, l’editoriale Corno: se non fosse fallita negli anni ’80, o anche solo se qualcuno avesse provato seriamente a raccoglierne l’eredità senza lasciar disperdere la sua opera tra varie -e non sempre accorte- case editrici, credo che il barbaro e la Rossa avrebbero avuto un destino ben diverso.

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      • Sto cercando di studiare quelle pubblicazioni “conanian”, prima Corno e poi ComicArt, e l’unica costante è: evitare Red Sonja! Fanno lo slalom intorno alle sue storie e quindi si ripete il dilemma Vampirella: come fa un personaggio ad essere così noto in Italia se le sue storie sono quasi tutte inedite?

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      • Vedo il commento con MOLTISSIMO ritardo, ahimè… tra l’altro, il sito ora risulta essere in manutenzione. Lo terrò d’occhio, ovviamente!

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      • Il sito è stato momentanamente rimosso perché la serie sarà pubblicata in volumetto. A breve, dovrebbe uscire in libreria. Se lo gradirà, appena disponibile, mi permetterò di inviarle una copia omaggio. Mi lasci pure un suo recapito.

        Attilio Terzino

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  3. Già, la fama italiana di Vampirella… La spiegazione più plausibile per me è che quel poco che girava da noi sia riuscito a colpire a tal punto l’immaginario del lettore, da spingerlo a cercare e, fortunosamente (per l’epoca), magari pure a trovare materiale in lingua originale. Perché poi, se si guarda l’effettivamente pubblicato, nello specifico di Red Sonja -al netto della possibilità di aver letto ai tempi anche le storie d’oltreoceano- in Italia la sua memoria rischia di diventare un diretto “riflesso” di quella di Conan (la Rossa è un così bel personaggio da ingannare potenzialmente i ricordi di qualche lettore, dopo anni: se non si fa un’opera di recupero come quella che stai facendo, si potrebbe anche essere convinti di averla vista qualche volta di più al fianco di Conan. Il che, ovviamente, non è.)…

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    • Io ero convintissimo di trovare fiumi di storie italiane, invece è un immane colabrodo: una minima parte delle storie di Conan è uscito da noi, ma proprio minima, e tra quel mucchietto di numeri non c’è mai Sonja se non nelle primissime storie. Quando è uscito il film nell’85, ti credo che l’hanno chiamato “Yado”: nessuno in realtà aveva più memoria di Red Sonja se non appassionati del fumetto…

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    • Affidandomi alla tua memoria, se per caso ti ricordi di pubblicazioni italiane con Red Sonja, sappimi dire: te ne sarò infinitamente grato 😉
      Io sto scandagliando tutto quello che trovo, ma è un mare magnum non sempre presente nei database…

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      • E’ presto per fare promesse certe (molto probabilmente, quello che trovi oggi come oggi rischia di essere davvero tutto quello che è stato pubblicato in questo distratto paese) ma vedrò di scandagliare il database delle mie meningi 😉 …

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