
Continua il “Sabato Boxe” del mio blog Il Zinefilo e continua il “Sabato Boxe” dei Fumetti Etruschi!
Rimaniamo in casa Bonelli con Zagor, il mitico personaggio che dopo Tex è probabilmente l’eroe a fumetti più amato d’Italia. (Tranne che da me, che proprio non lo capisco!)
Nell’albo n. 183 (15 ottobre 1980), Sfida al campione, troviamo Zagor e l’inseparabile Cico arrivare nella cittadina di Clarence in pieno fermento, essendo in corso una sagra paesana con relativa esposizione di bovini.
Cico si mette nei guai cercando cibo (con un umorismo che trovavo insopportabile quand’ero ragazzo, figurarsi ora!) e poi con Zagor si impegnano in attività noiose e inspiegabili nel tendone dei teatranti. Il succo è che i tanti ospiti della sagra paesana non sono interessati alle rappresentazioni shakespeariane bensì a un incontro di pugilato.
Il biondo Romeo, figlio di un amico di Zagor, sta sfidando il granitico Norton, campionissimo dai pugni che fanno malissimo.
La famiglia di Tobia se la passa male e gira il Paese partecipando a sfide di boxe: visto come Romeo le prende di santa ragione, non mi sembra una grande idea…
Se già battere Norton non è stato possibile – l’incontro finisce grazie all’intervento di Zagor, che mette ko il campione con un pugno solo! – figurarsi quanti sganassoni potranno arrivare da Rocky Thorpe, il bisonte del Missouri.
E infatti Tobia non ci manda il figlio Romeo, sul ring, bensì Zagor!
Il match tra Zagor e il tosto Rocky apre il numero 184 (14 novembre 1980, dal titolo La partita è chiusa.
Neanche a dirlo, lo Spirito con la Scure ha imparato a boxare nel giro di un paio di giorni, già avendo il “pugno che non perdona”. E stavolta dovesse perdonare? No, neanche stavolta perdona…
L’incontro finisce com’è ovvio che finisca, ma il bieco manager di Rocky non ci sta a perdere e fomenta il pugile contro Zagor: come fosse un gorilla, Rocky piega le sbarre della sua finestra e vola a farsi pestare per la seconda volta dallo Spirito con la Scure.
Sistemato il gorillone, Zagor si fa raccontare da lui degli sporchi traffici del suo manager e sistema anche lui. Alla fine ogni torto è raddrizzato e si fa pace pure con il pugile Rocky.
Non posso nascondere la mia profonda antipatia per il personaggio e per la sua irritante spalla comica (antipatia da dividere equamente con tutte le spalle comiche Bonelli).
Però è lodevole che lo sceneggiatore Giorgio Pezzin scriva una storia di pugilato piena di sganassoni in un fumetto zuccheroso e buonista a dismisura, così come sono da apprezzare in pieno gli ottimi disegni di Francesco Gamba, che dà agilità e potenza ai pugni dei protagonisti.
L.
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Nemmeno io sono mai andato pazzo per lo spirito con la scure, di tutte le spalle Bonelliane salvo giusto Groucho, ma solo perchè sono Marxista dentro 😉 In ogni caso il sabato della boxe può dire la sua anche su questo celebre personaggio. Cheers!
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Zagor ai tempi (da fine ’70 a grossomodo primi ’90, comprensivi quindi anche di questo exploit pugilistico) mi piaceva anche assai più di Tex… Da parecchi anni, però, mi limito ormai a leggere praticamente solo le sue avventure “mysteriose”.
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Anche quando da ragazzo impazzi per la Bonelli e in fumetteria recuperavo ogni suo personaggio riuscissi a trovare, non mi piaceva proprio Zagor né tanto meno le lunghe e insopportabili parentesi comiche di Cico: ci ho provato e riprovato, ma esula totalmente dal mio gusto 😛
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