Nel marzo 2008 la Dark Horse Comics continua a sfruttare i suoi alieni migliori e nella testata che li vede antagonisti presenta: “Alien vs Predator: Civilized Beasts“.
Mike Kennedy ci porta su un pianeta lontano dove gli umani hanno costruito un bell’avamposto militare, comandato dalla grintosa Glenda: peccato che dopo otto mesi la vita sul pianeta sia diventata un po’ tesa, soprattutto con le scorte esaurite e i boschi circostanti grondanti alieni.
Alcuni solerti soldati come Shane si danno alla caccia all’alieno ma non è certo un’occupazione facile: per fortuna arriva in soccorso Smiley. Cioè un Predator!
Quanto durerà questa pax predatoria? E arriveranno mai navi terrestri a dare il cambio o almeno a portare rifornimenti?
Quando finalmente arriva una nave terrestre bisogna correre, perché una grande nave da guerra aliena sta orbitando intorno al pianeta; qualsiasi piano frulli per la mente dei Predator, stanno per attuarlo.
Non passa infatti molto tempo prima che inizi la stagione della caccia, che cioè i Predator avviino le “pratiche” per la nuova semina: si avventano sugli umani prima che possano fuggire, ne rapiscono qualcuno e lo portano alla “camera sacrificale” della piramide aliena lì vicino.
Le uova sono già pronte ed i facehugger strepitano per trovare nuove vittime, ma tra i rapiti umani c’è anche uno dei nuovi venuti: un sintetico di nuova generazione…
Scopriamo che la storia è ambientata cento anni dopo un evento noto come Grande Cancellazione (Great Deletion), quanto cioè un virus nato per mettere fuori combattimento i sintetici ribelli si è rivelato troppo forte… e ha colpito tutti i computer, cancellando gli archivi e creando quindi un bel danno.
Sarà per questa perdita di informazioni che gli umani ancora non conoscono il ciclo di vita alieno, dopo trent’anni di narrativa? O è per allungare il brodo?
Per fortuna i sintetici di nuovo modello sono gagliardi e fanno fuori i facehugger senza problemi.
Intanto però i Predator stanno avendo la peggio: sono forti e buttano giù xenomorfi come se piovesse, ma le creature sono sempre più di quanto si possa gestire.
E poi bisogna stare attenti alla Regina Aliena…
La situazione degenera e gli umani hanno ora il problema dei sintetici: se tornassero tutti sani e salvi sulla Terra uscirebbe fuori il fatturato che androidi continuano ad essere costruiti, così e necessario cancellare le “prove”…
La conclusione sarà dunque uno scontro… tutti contro tutti!
Gli splendidi disegni di Roger Robinson ricreano gli ambienti del film del 2004 di Paul Anderson: infatti questo fumetto e il precedente Thrill of the Hunt si riallacciano a quell’universo narrativo.
L.
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I Sintetici 2.0 sono fighi, in effetti hai ragione la grande cancellazione si è portata via le informazione chiave sugli alieni, altrimenti non ha senso che ancora non sappiano come funziona. Aspettiamo la rissa reale finale 😉 Cheers!
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E’ un po’ il difetto delle storie aliene: ma dopo tutto questo tempo ancora si chiedono cosa siano quelle uova? Abbasta! 😀
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Appunto! Ormai è dal primo Alien che la frittata è fatta! 😉 Casomai sarebbe meglio chiedersi se è meglio un uovo oggi che una Regina domani, se è nato prima l’uovo o la Regina, o ancora se la prima Regina che canta ha fatto l’uovo 😀
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aahaha tutte opzioni validissime: scrivo subito alla Dark Horse e me le rivendo tutte 😀
Già vedo la prossima saga: “When the Queen sings…”
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