Red Sonja – Volume 5 (2019) 1

Cover di Amanda Conner

Cantori ed aedi, seccate i vostri papiri e distendete le vostre pergamene: le Cronache della Diavolessa con la Spada stanno per essere riscritte. E sapete già di che colore sarà l’inchiostro…

Con il 2019 la Dynamite affida alla penna di Mark Russell la nuova stagione della nostra hyrkaniana preferita, dandogli mano libera anche di “rebootare”. Tanto ormai non esiste passato per la guerriera dalla chioma rossa, e il “canone” è solo un sogno di fan disperati.
Chiamato un eccezionale Mirko Colak ai disegni, possiamo partire con il botto: il primo numero di “Red Sonja (Volume 5)“, che trovate anche su Amazon a circa tre euro.

Se avevate delle proprietà in Stygia, consideratele perse: il suo regno è crollato, il suo popolo reso schiavo e il suo re spazzato via. Ora fa tutto parte dei possedimenti dello spietato imperatore Dragan il Magnifico, che sta portando avanti la sua opera di espansione e conquista. Schiacciata la Stygia, ora vuole passare a quella terra di morti di fame, quell’agglomerato di polvere e sterco che nessun vorrebbe avere come patria. Quella landa desolata… chiamata Hyrkania.
Dragan ha appena commesso il suo ultimo errore…

Capelli rossi, cuore nero…

Una donna dai capelli rossi assomiglia alla nostra Red Sonja, ma sarà lei? O è l’ennesimo tentativo di venderla ai genitori, rivestendola?
Dimenticato ogni suo passato, la donna ricorda il suo maestro Domo, che non le ha insegnato a combattere – quello l’ha sempre saputo bene da sola – bensì a muovere. E per farlo usa una scacchiera: mille punti!

La “scuola” di Red Sonja

«Non vinci le battaglie essendo più forte del tuo nemico: le vinci stando là dove lui non vuole.»

Con queste massime del maestro in testa, Sonja torna nella sua terra natale, una terra che le assomiglia: entrambi sono a pezzi. Appena messo piede sul suolo, gli hyrkaniani la eleggono regina. L’ultimatum di Dragan è di sottomettersi o venire schiacciati, e nessun hyrkaniano sa tenere testa ad un imperatore così potente… a meno che a guidarlo non ci sia una regina dai capelli rossi.

Sonja non muove un muscolo, è una donna distrutta quella che vediamo, un’assassina inesorabile che però non ha più alcun tratto di umanità. «Sono regina da poco… ma sono hyrkaniana da tutta la vita». Così è firmata la dichiarazione di guerra contro Dragan il Magnifico.

Una Regina da perdere la testa…

Russell abbandona la frizzante eroina irruente e fumettosa degli ultimi due anni (tanto infatti è durato il Volume 4!) e ci regala una donna oscura e ancora imperscrutabile, dal cuore spezzato per aver visto troppa morte e dal sangue marcio per averne provocata altrettanta. Sarà una perfetta Regina di Hyrkania…

Chiudo con la cover gallery:

Cover di Joseph Michael Linsner
Cover di Christian Ward
Cover di Frank Cho
Cover di Joe Jusko

L.

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12 commenti

    • Nel Volume 4 la nostra Sonja era una ragazzetta pimpante e generosa di pelle esposta, eroina dell’avventura classica – tra barbari e pirati – che affronta sempre con l’irruenza di un personaggio dei manga.
      Con il Volume 5 sembra presentarsi a noi un personaggio cupo e sofferente, addirittura indifferente alla violenza di cui è circondato. Spero che la Regina d’Hyrkania ci regali grandi emozioni…

      "Mi piace"

    • In pratica Sonja conosce reboot dai primi anni Ottanta, è un’eroina in pena che in pratica ad ogni saga riparte da zero. Il mostruoso film di De Laurentiis l’ha massacrata e da allora ha tentato ogni via possibile, quindi alla fine è inutile pensare a lei in termini “canonici”.
      Qui sembra almeno una buona trattazione, se mantengono questo stile anche nei prossimi albi 😉

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      • A pensarci bene, gli autori hanno messo Sonja in una situazione simile a quella di uno storico personaggio guerriero pubblicato per anni sugli albi della vecchia Eura, e cioè Nippur di Lagash: entrambi con il cuore spezzato dai terribili travagli della loro vita da combattenti (se la memoria non mi inganna, il culmine Nippur lo raggiunse con la brutale uccisione di un innocente che non era riuscito ad impedire), ma dalla reazione diametralmente opposta… l’una ridotta ad insensibile macchina di morte, l’altro ridotto a tremante ombra del valoroso che era stato.

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