Puntuale anche quest’anno il numero speciale di “Grimm Fairy Tales” (Zenescope) dedicato alle festività: quale modo migliore di festeggiare il Natale 2019 se non con storie horror a fumetti?
Il post è gemellato con Emanuele del blog The Reign of Ema, che recensisce lo stesso fumetto nell’ambito del suo calendario natalizio.
Com’è usanza storica delle classiche storie horror antologiche c’è un “contenitore” di fondo, in questo caso “Arose Such a Clatter” di Dave Franchini e Hakan Aydin, con un demone vestito da Babbo Natale che immobilizza un killer della mafia e comincia a raccontargli storie natalizie, prese dalla realtà che l’essere spia come se la città fosse un enorme modellino.
Con “Home for the Holidays” di Raven Gregory ed Eduardo Garcia andiamo a Kansas City, purtroppo senza Alberto Sordi, dove Nicolas se la sta passando male: deve cinquemila dollari a Vincent e questo glielo sta ricordando con una sega circolare. Un ottimo promemoria.
Per evitare di dover rinunciare a parti del proprio corpo, Nicolas rivela ai malviventi che i propri datori di lavoro, che lo amano come un figlio, sono impaccati di soldi: rapinassero loro, e avranno più di quel che avanzano da lui.
I criminali avranno una brutta sorpresa quando apriranno la cassaforte in questione: Nicolas ha taciuto il fatto che lui e i suoi datori di lavoro (in pratica una seconda famiglia) tengono un piccolo dio di Cthulhu in cassaforte!
Con “Lady of the Ice” di R. Alan e Moy R. ci spostiamo in climi ancora più freddi, dove dei giovani giocano a pallone e la loro palla finisce in mezzo ad un lago ghiacciato. Che problema c’è? Uno di loro si lega una corda alla vita e va a recuperarlo mentre gli altri lo tengono.
Sembra niente, ma eseguire questa operazione di recupero è difficile quando i tuoi amici ti hanno raccontato la storia di una vecchia che, nelle stesse condizioni, è caduta in acqua scomparendo per sempre. Ed è ancora più difficile… se uno dei tuoi amici è un parente-demone della donna, e le ha portato degli spuntini freschi da consumare in acqua.
Chiude la rassegna “Making Friends” di Ben Meares e il nostrano Umberto Giampà, che ci parla di un bambino che ai teppistelli del suo quartiere preferisce la compagnia del suo pupazzo di neve, creato con tanto amore.
I ragazzacci glielo fanno esplodere con le miccette e stavolta il Diavolo stesso interviene, perché a tutto c’è un limite: fatto un pupazzo di carne con i corpi dei teppisti, regala al giovane protagonista un nuovo amico.
Una divertente parata di storielle veloci e con “colpo di scena finale” che nella loro brevità hanno la maggior forza. Si legge con piacere e divertimento e di questi tempi è sempre un vantaggio.
Un buon modo di iniziare ad affrontare le vacanze natalizie.
L.
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E sì che c’era la foto della piovra sopra la cassaforte!
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ahahah era un buon indizio 😛
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Quando la refurtiva è allo stesso tempo pure l’antifurto 😛
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ahaha vero! 😀
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Dopo il baby Yoda di “The Mandalorian”, ora voglio anche un cucciolo di Cthulhu. Adotta un Cthulhu per Natale 😉 Cheers
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Vedrai che prima o poi l’Impero mette le mani anche su Chtulhu… sempre che la Disney non sia proprio una sua emanazione 😀
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Ecco, non avevo fatto caso al legame della città con le storie. Credevo stesse solo “giocando” 😅
Alberto Sordi 😂
Ah, la piovra è un Cthulhu. Sono totalmente ignorate in materia! Invece ho pensato che il portiere fosse un loro parente perché nella foto sono tutti più giovani ma ha più senso la tua deduzione, dato che continuava a non tornarmi il suo lavoro umile.
Sul giudizio finale siamo in perfetta sintonia. Sono lieto di averti suggerito questo speciale 😉
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Non esitare a suggerirmene altri appena ti capita 😉
Che sia un piccolo dio di Cthulhu è solo una mia supposizione e un gioco: visto che l’entità lovecraftiana è l’essere tentacolare più noto della narrativa anglofona – infatti Scott per “Prometheus” (2012) cede ad usare tentacoli come avrebbe voluto originariamente O’Bannon per “Alien” – mi sono divertito ad immaginare una famigliola di seguaci che tenga il proprio dio di Cthulhu in cassaforte 😀
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Purtroppo, come hai già scritto a qualcuno (mi pare Cass) nel post sul Corvo natalizio, quest’anno scarseggiano gli speciali natalizi. Ancora non ho visto l’intero calendario ma con le uscite di mercoledì ho trovato solo quello DC, che però si chiama “New Year’s Evil”, con copertina natalizia però (Joker vestito da Babbo). Devo ancora sfogliarlo per decidere se trattarlo. La DC purtroppo fa speciali da 80 pagine che stancano dato che è difficile beccare tutte storie valide.
Capace che ripieghi su materiale degli scorsi anni.
Ah ecco, per la piovra. All’inizio avevo pensato che fosse un loro figlio deforme, dato che storie simili dell’horror ce ne sono molte, in cui tengono il mostro segregato 😅 mentre il guardiano era il fratello maggiore. Ho viaggiato troppo di fantasia, prestando poca attenzione alle tavole 😝
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Gli special horror halloweenistici non mi dispiacciono mai, mentre quelli horror-natalizi mi sembrano sempre forzati.
Qui sembra esserci qualcosa di carino, ma sono tradizionalista: la variazione sul tema ci sta, una o due volte, non sempre. Se il fumetto è già horror/gore di suo, per Natale poteva diventare più “buono” 🙂
Moz-
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In fondo quel demone regala il pupazzo di neve al bambino, no? 😀 😀
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