Il Natale italiano di Topolino! (2019)

Cover di Giorgio Cavazzano

Non posso negare un certo orgoglio nello scoprire che il volume “Mickey and Donald Christmas Parade” della Disney questo 2019 è tutto italiano!

Erin Brady infatti traduce per il pubblico americano tutte storie nate in Italia, sul settimanale “Topolino”, con tanto di copertina che riprende il disegno di Giorgio Cavazzano per il numero 3135 (29 dicembre 2015) del settimanale nostrano.

Lungi da me l’essere provinciale o campanilista, ma è innegabile che fa piacere esportare all’estero un pizzico di narrativa, oltre che storie criminali e scarpe.

Il problema però si pone davanti alla scelta delle storie: possibile che fra quelle natalizie nate in Italia non ce ne fossero alcune un po’ più sostanziose? Sono quasi tutte inutili storielline da riempitivo… ma che figura ci facciamo all’estero? Con i grandi capolavori italiani di “Topolino”, possibile siano state scelte storie così anonime?


Elenco delle storie:

Mickey Mouse and the Lost Toy
versione americana di Topolino e il pupazzo perduto
di Vito Stabile e Marco Mazzarello
– dal settimanale “Topolino” n. 3239 (21 dicembre 2017)

Polo Nord, fabbrica di Babbo Natale. Birb e Borb si lamentano che tocca fare tutto a loro, mentre il “principale” se ne va a spasso con la Befana. Si accorgono che le comete spargi-bontà hanno saltato la città di Topolinia: per cercare di rimediare, si sbagliano e inviano la Bizzarrometa. «Dicono che riesca a dividere il tuo destino in più strade per divertimento!»

A Topolinia, nella vigilia di Natale, per cercare un pupazzo l’eroe toposo inizia la solita storia a bivi tipica di “Topolino”: già mi stavano ampiamente sullo stomaco da ragazzino, figuriamoci adesso…


Christmas in Mouseton
versione americana de I Cinepanettoncini – Natale a Topolinia
di Massimo Marconi e Massimo De Vita
– dal settimanale “Topolino” n. 3083 (30 dicembre 2014)

Storiella di una pagina.

Nell’indossare il costume di Babbo Natale, Topolino viene accusato da Topolina di essere ingrassato e si difende dando la colpa ad un lavaggio sbagliato del vestito.

Imperterrito, Topolino continua a sostenere di non essere ingrassato, ma quando si cala dal camino per fare una sorpresa a Tip e Tap… vi rimane incastrato!


Christmas at the Money Bin
versione americana de I Cinepanettoncini – Natale al deposito
di Massimo Marconi e Massimo De Vita
– dal settimanale “Topolino” n. 3083 (30 dicembre 2014)

Storiella di una pagina.

«Ero stufo di essere considerato avaro perché a Natale non decoro mai il deposito», afferma piccato Paperon de’ Paperoni, «ma non vi sembra di aver esagerato? Inorridisco al pensiero della bolletta della luce!»

Il riccone si sta rivolgendo a Paperino e Paperoga, i quali hanno addobbato il deposito con lucette che affermano essere «tutti led a bassissimo consumo». Con l’arrivo della sera e relativa accensione delle lucette… tutta Paperopoli sarà illuminata dal deposito! Quand’anche la bolletta non sarà esplosiva, lo sarà il conto dei danni richiesti dalla popolazione.


Uncle Scrooge and the Christmas Contest
versione americana di Zio Paperone e la sorpresa contesa
di Gabriele Mazzoleni e Umberto Fizialetti
– dal settimanale “Topolino” n. 3187 (27 dicembre 2016)

Zio Paperone vuole conquistarsi la fiducia di Mister Richmond facendo un bel regalo all’amato nipotino: «Tonino il Superpostino, il giocattolo del momento». Recatosi al Megamart, il riccone scopre che è stato letteralmente depredato e ogni pupazzo di Tonino è ormai scomparso. E la speranza di nuove forniture si infrange davanti alla notizia che Rockerduck ha appena rilevato la fabbrica che produce il giocattolo, così da poterne fare dono al nipote di Richmond.

Al cospetto del nipotino, Rockerduck però scopre che il bambino ha già ricevuto 110 esemplari di Tonino il Superpostino, mentre il dozzinale pupazzetto regalato da Paperone svetta per originalità: questo gli permette di fare affari con il ricco Richmond.


Christmas at the Farm
versione americana de I Cinepanettoncini – Natale alla fattoria
di Massimo Marconi e Massimo De Vita
– dal settimanale “Topolino” n. 3083 (30 dicembre 2014)

Storiella di una pagina.

Paperino ha preparato tutti i regali da portare alla fattoria di Nonna Papera, dove si svolgerà il cenone di Natale, ma all’ultimo secondo scopre che vi parteciperà anche Topolino: «E ora dove lo trovo un regalo per lui?» Riciclare un vecchio regalo è sempre la soluzione perfetta.

Impacchettato un orripilante nanetto in gesso che canta Jingle Bells, Paperino va al cenone e Topolino è contento di passare finalmente una festività insieme: erano almeno sette anni che non succedeva… e in quell’occasione gli ha regalato un nanetto in gesso che canta Jingle Bells!


Peg-Leg Pete and the Christmas Spirit
versione americana di Gambadilegno e il regalo sospeso
di Matteo Venerus e Renata Castellani
– dal settimanale “Topolino” n. 3187 (27 dicembre 2016)

Storia muta!

Gambadilegno si aggira per la città in festa in cerca di qualche occasione ghiotta: tutti quei soldi che passano di mano prima o poi finiranno nelle sue, di mani. Sulla via però incontra un signore che cura una strana iniziativa: “Regalo sospeso”, un cesto in cui chiunque può lasciare un dono. Non saprà chi ha reso felice, ma sarà felice di averlo fatto.

Scettico all’inizio, Gambadilegno si lascia al fine commuovere dallo spirito natalizio e compra un orsacchiotto da lasciare in “regalo sospeso”. L’atto nobile ha una serie di conseguenze zuccherose che trovano apoteosi in un orfanotrofio…


Christmas in Duckburg
versione americana di Natale a Paperopoli
di Carlo Panaro e Lara Molinari
– dal settimanale “Topolino” n. 3239 (21 dicembre 2017)

Storiellina di una pagina che chiude l’albo in questione.

Paperino e Paperoga stanno correndo per le vie innevate della città, inseguiti da un furioso Dinamite Bla che continua a sparare in aria.
«Dobbiamo riconscere, però, che a modo suo anche lui possiede spirito natalizio!» fa notare Paperoga.
«Già», nota Paperino: «anziché a grani di sale grosso, oggi sta sparando uvetta e canditi!»


Christmas at Grandma Duck’s
versione americana di Natale da Nonna Papera
di Ottavio Panaro
– dal settimanale “Topolino” n. 3135 (29 dicembre 2015)

Storiellina di una pagina che chiude l’albo in questione.

Tradizione del Natale a casa dei paperi è che a turno ogni anno qualcuno porti il puntale dell’albero, e quest’anno tocca a zio Paperone.

Il problema è che il riccone ha deciso di presentare una personale reinterpretazione della stella natalizia… apponendo un dollaro sull’albero di Natale!


Da decenni non leggo più “Topolino”, quindi non so se siano tutte così assolutamente inutili e drammaticamente poco incisive le sue storie…

L.

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14 commenti

    • A parte le storie di questo numero, davvero dimenticabili, spero che lo storico talento italiano Disney venga apprezzato anche all’estero. Sono cresciuto con le saghe di “Topolino” in tutti i generi narrativi, sarebbe bello esportare quel patrimonio 😉

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      • Lo stiamo già facendo. Anche se non credo siano in molti a leggerle, dato che IDW Publishing è un editore minuscolo: nelle edicole della profonda provincia americana fai fatica a trovare anche i fumetti della Image, figuriamoci quelli della IDW Publishing.
        Comunque ricordo che da bambino oltre a PK apprezzavo molto anche Mega 2000, un volumone che usciva tutti i mesi con una gigantesca quantità di storie (tutte di poche pagine). Ricordo in particolare le storie di un pappagallo verde davvero simpatico, quasi tutte incentrate sulla sua pigrizia. Grazie per la risposta! 🙂

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      • Però Mega traduceva storie straniere, se non sbaglio, mentre nel settimanale “Topolino” c’erano molte più storie nostrane, spesso legate all’attualità e alle… trasmissioni RAI! ^_^

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      • Non ricordavo che la Disney Italia facesse pubblicità alla RAI. Oltre a PK e Mega 2000, della mia infanzia Disneyana ricordo con nostalgia anche le storie di Silvia Ziche: mi faceva spanciare dalle risate! 🙂

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  1. A prescindere dalla qualità, mi farebbe piacere leggere il parere degli americani, con storie molto lontane dai loro standard, a partire da Topolinia o Paperopoli che spesso sembrano più italiane che statunitensi.
    Pensa che la prima a bivi è stata la migliore del Topolino natalizio del 2017.
    Minni (Minnie in originale), non Topolina 😅
    Non ho post sul 3187 ma con le due storie raccolte qui, insieme a una compresa nel Natalissimo 2018 che ho trattato mercoledì, per tutte ho la sensazione di averle già lette… Leggendo, anche se occasionalmente, storie moderne, confermo che la qualità si è abbassata, confronto a quelle anni 70-80-90.

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      • Anch’io sono ormai esterno al mondo Disney da decenni, ormai, quindi forse non saprei più giudicare obiettivamente il livello attuale delle storie rispetto a quelle dei nostri “vecchi” tempi… Il che però non toglie l’impressione generale di aver comunque a che fare con un volume di storielle natalizie non proprio esaltanti, a maggior ragione considerando l’utenza statunitense alla quale sono dirette.

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    • Non so quante storie Disney italiane conoscano in America, non so se abbiano il corrispondente di “Disney Mega”, cioè una collana dedicata a storie straniere tradotte. Per alcune saghe storiche varrebbe la pena: le nostre riduzioni dei grandi classici e della storia d’Italia sono cose eccezionali 😉

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  2. Il Topolino degli ultimi anni ha secondo me una qualità elevatissima, meglio di quello che leggevo da piccolo. Non in tutte le storie, ovviamente, molte sono solo riempitivi, ma tutto quello che è firmato da Casty, le storie di PK e Double Duck, le parodie, e altro, sono semplicemente di un altro livello.
    Di contro, le storie migliori mi sembrano anche storie poco “per bambini”, con trame complesse, con rimandi e citazioni, come se si rivolgessero agli adulti che comprano il giornalino ai figli così con la scusa lo leggono anche loro.

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