Creepy 2 (2022) Zio Tibia colpisce ancora

Cover di Frank Frazetta

L’ottima Editoriale Cosmo mantiene la promessa e questo agosto 2022 presenta la seconda uscita, purtroppo anche l’ultima, della testata “Creepy“, con il sottotitolo Zio Tibia colpisce ancora (I Grandi Maestri n. 35). Il volume antologico presenta una scelta di storie horror brevi apparse sui numeri della storica pubblicazione omonima della Warren Publishing negli anni Sessanta.

Nell’introduzione Andrea Rivi ci assicura che i racconti di questo albo – tradotti da Emanuele Mignolli – non sono già apparsi nelle precedenti antologie di Zio Tibia: sarà così? Quasi, visto che ci sono almeno tre storie già apparse sulle mitiche antologie mondadoriane di Zio Tibia dei primi Settanta.

Ecco l’elenco con una mia trametta riassuntiva.

La cosa nel pozzo (The Thing in the Pit, da “Creepy” n. 6, dicembre 1965) di Larry Ivie, disegni di Gray Morrow – ci porta a guidare per stradine secondarie fra le colline del Tennessee, dove complice il buio notturno è facile metter sotto qualcuno. Curiosamente però in questo caso è l’autista ferito ad essere soccorso dalla vittima di incidente, che essendo un mostro rivoltante pare soffrire poco l’essere investito a tutta velocità. Così Ted White si ritrova in una casa sperduta fra le colline, dove vive segregata una famiglia di esseri nati con deformità spaventose, uno dei quali – chiamato “la Cosa” – vive nel pozzo perché… nun se po’ guarda’! Però i giudizi sono relativi, e magari per i mutanti… è Ted White ad essere un mostro!

Pollice verso (Thumbs Down, da “Creepy” n. 6, dicembre 1965) di Anne T. Murphy, disegni di Al Williamson – ci trasporta nei giochi gladiatorî dell’antica Roma, dove il miglior lottatore dell’Arena – Aglio… ma che nome è? – stavolta perde davanti alla bravura di Cassio, il miglior gladiatore di Bracco. Il perfido organizzatore non nasconde di fare giochi sporchi con i lottatori. Ma alla fine a forza di magheggi e colpi alle spalle, Bracco scoprirà che trattare con belve feroci è più pericoloso di quanto sembri.

Gli stalker (The Stalkers, da “Creepy” n. 6, dicembre 1965) di Archie Goodwin, disegni di Alex Toth – già apparso, con il titolo In agguato, su “Zio Tibia colpisce ancora” (Oscar Mondadori Fumetti, novembre 1970), con traduzione di Lydia Lax – ci parla degli incubi a occhi aperti di Alex Colby, uomo disperato perché da giorni gli sembra di vedere in continuazione degli strani esseri che lo chiamano e lo esortano a seguirlo. Il suo psichiatra cerca di aiutarlo, ma poi non può far altro… che invitare Alex Colby a seguirlo!

Gargoyle (Gargoyle, da “Creepy” n. 6, dicembre 1965) di Archie Goodwin e Roy Gerald Krenkel, disegni di Angelo Torres – è ambientato nella Parigi del XIII secolo dove è attivo l’alchimista Valdeux, frustrato perché malgrado gli sforzi proprio non riesce a creare l’oro nel suo studio. Invece è tutto contento il nano Gerba, il costruttore di gargoyle, perché è morto il barone che si opponeva alla sua opera. Valdeux ha studiato all’Università di Napoli che i nani nascono con poteri occulti (?) si fa spiegare da Gerba i suoi trucchi, non capendo che sta giocando con poteri che non è in grado di controllare.

Occhio ai gargoyle e ai grimori

Il duello dei mostri (The Duel of the Monsters, da “Creepy” n. 7, febbraio 1966) di Archie Goodwin, disegni di Angelo Torres – ci porta in un villaggio spagnolo situato ai piedi dei Pirenei, dove nelle notti di Luna piena un lupo mannaro si dà da fare mangiandosi i locali. Il sergente Vega scopre così che ha fatto male a farsi assegnare il turno di notte, convinto com’era che questo gli evitasse grane. Ma anche per un altro motivo: il sergente Vega… è un vampiro! Un licantropo e un succhia-sangue si ritrovano così a contendersi gli abitanti del villaggio, che a uscir di notte trovano la morte sicura, per un mostro o per l’altro. Due mostri che però ora hanno deciso di reclamare l’esclusiva.

La copia esatta di Barbablù (Image of Bluebeard, da “Creepy” n. 7, febbraio 1966) di Bill Pearson, disegni di Joe Orlando – torna in Francia ma stavolta all’inizio del Novecento, dov’è attivo un emulo di Barbablù che ama ammazzare giovani donne. Intanto i novelli sposi Brian e Monica iniziano la loro vita, ma con il passare del tempo lui non sembra più pieno di attenzioni come prima, e lei passa le giornate attingendo ai libri di casa, dove scopre la leggenda di Barbablù. Una lettura pericolosa, visto che la donna si convince di aver sposato l’emulo dell’assassino, e quindi decide di prendere seri provvedimenti.

Quando si legge troppo e si confonde verità e finzione

Brusco risveglio (Rude Awakening, da “Creepy” n. 7, febbraio 1966) di Archie Goodwin, disegni di Alex Toth – già apparso, con lo stesso titolo, su “Le spiacevoli notti di Zio Tibia” (Oscar Mondadori Fumetti, luglio 1969), con traduzione di Lydia Lax – ci racconta del povero Fred Asher, un impiegato che ha iniziato a fare strani sogni orribili su gente che vuole ucciderlo, incubi così vividi che… rischiano di diventare reali!

Bere a fondo (Drink Deep, da “Creepy” n. 7, febbraio 1966) di Otto Binder, disegni di John Severin – sale a bordo del Golden Galleon, il lussuoso yacht interamente ricoperto d’oro del ricco e sprezzante Reggie Beardsley, discendente del pirata Beardsley il Nero che, una volta raccolto un bottino enorme, si è ritirato e si è “ripulito”. Essendo solito trattare malissimo l’equipaggio, Beardsley è costretto a cambiarne di continuo, durante la sua gita ai Caraibi sulle tracce del suo piratesco antenato, che lì aveva fatto annegare tutti i suoi marinai nell’affondare la propria nave: chissà che le loro anime non stiano aspettando il discendente del loro capitano.

Il trafugatore di salme (The Body-Snatcher, da “Creepy” n. 7, febbraio 1966) di Archie Goodwin, adattato dal racconto omonimo del 1884 di R.L. Stevenson, disegni di Reed Crandall – ci presenta il dottor Wolfe “Toddy” MacFarlane, dottore di Edimburgo, e il suo nuovo assistente Fettes a cui sta spiegando il tipo di “materiale propedeutico” debba recuperare far i propri allievi: tocca rubare cadaveri dai cimiteri, in pratica, ma anche fornirsi dei servizi di quel lestofante di Gray, che ha sempre cadaveri un po’ troppo freschi perché la loro sia stata morte naturale. Il dottor MacFarlane scoprirà che liberarsi dell’ingombrante “jena” Gray sarà meno facile del previsto.

Il sangue di Krylon (Blood of Krylion, da “Creepy” n. 7, febbraio 1966) di Archie Goodwin, disegni di Gray Morrow – ci porta nello spazio, dove il vampiro Remick sta viaggiando alla volta della sua nuova casa. Lasciata la Terra perché ormai la civiltà era troppo organizzata per permettergli di aggredire vittime nottetempo, Remick si è infilato con l’inganno in un’astronave e, succhiando man mano i vari compagni di viaggio, è finalmente arrivato a Krylon, pronto a dominare il pianeta sotto il suo potere vampiresco. Scoprendo che aveva sbagliato certi calcoli…

La bara di Dracula (The Coffin of Dracula, da “Creepy” n. 8, aprile 1966) di Archie Goodwin, disegni di Reed Crandall – si prefigge di raccontare il seguito del romanzo Dracula (1897) di Bram Stoker. Nell’Inghilterra di fine Ottocento Lord Varney recupera vari oggetti per organizzare una festa in maschera e non si rende conto che la bara con su scritto “Conte Dracula” è pericolosa per giocarci: appena vi si sdraia, Varney viene posseduto dallo spirito del Conte, che torna in azione e rapisce Mina. Si riuniscono i cacciatori di vampiro e ridanno la caccia a Dracula, ripetendo le imprese precedenti.

La compagna di Adam Link (Adam Link’s Mate, da “Creepy” n. 8, aprile 1966) di Otto Binder, adattato dal suo racconto omonimo, disegni di Joe Orlando – ci fa tornare nel mondo del mitico franken-robot! Se la sua prima avventura era la semplice versione robotica del Frankenstein di Mary Shelley, questa è la relativa versione del film La moglie di Frankenstein (1935), con la differenza che Eve si innamora di Adam: peccato che l’idillio sia rovinato dallo scienziato che ha creato la ginoide, il professor Hillory, e che ora vuole controllare entrambi come suoi schiavi.

Adam Link e la sua compagna Eve

Giusta punizione (Fitting Punishment, da “Creepy” n. 8, aprile 1966) di Archie Goodwin, disegni di Gene Colan – ci introduce Max Troy, un onesto ladro da cimitero che ogni sera si reca fra le tombe per vedere di rubare eventuali oggetti preziosi lasciati in onore dei defunti. Com’è facile immaginare, prima o poi troverà la tomba giusta che gli faccia capire quanto sia discutibile il suo mestiere.

Sotto stress (Overworked, da “Creepy” n. 9, giugno 1966) di Archie Goodwin, disegni di Wallace Wood e Dan Adkins – ci presenta Allan Wallace, un uomo molto ricercato… soprattutto da una folla inferocita! Tranquilli, è solo uno dei fumetti di successo di Wallace, disegnatore più che sfruttato dalla sua casa editrice quando invece vorrebbe solo un po’ di riposo, visto che ogni storia che disegna gli infesta i sogni agitati. Tutti insistono perché continui senza sosta, mentre il suo mondo di carta lo sta risucchiando… forse senza speranza di tornare indietro!

Fuori tempo massimo (Out of Time, da “Creepy” n. 9, giugno 1966) di Archie Goodwin, disegni di Alex Toth – ci parla di Joey Quinn, un rapinatore che ha appena fatto il salto di qualità… ed è diventato assassino! Rincorso dai poliziotti che insistono per accompagnarlo sulla sedia elettrica, nella sua fuga Quinn per caso finisce in un buco spazio-temporale (può capitare a tutti, no?) e si ritrova nel XVII secolo, dove Isaiah Curtin gli chiede di fare “a cambio di epoche”: cos’ha da perdere, Quinn? Invece della sedia elettrica potrà fare lo stregone nel Seicento. Sicuri però che all’epoca fosse una professione socialmente accettata?

Lo spirito della cosa (The Spirit of the Thing, da “Creepy” n. 9, giugno 1966) di Archie Goodwin, disegni di Steve Ditko – ci presenta Rogers, vittima dell’ipnotismo applicato dal professor Jerome, così contento di aver trovato una cavia perfetta… che il cuore non gli ha retto. Morto l’unico che poteva risvegliarlo dall’ipnotismo rende Rogers uno spirito vagante, il cui orrore cresce quando scopre che Jerome non è morto: semplicemente gli ha fregato il corpo! L’unico modo per fargliela pagare è trovare un altro corpo e iniziare una processione di “morti spiritati”!

La cosa nell’oscurità (Thing of Darkness, da “Creepy” n. 10, agosto 1966) di Archie Goodwin, disegni di Gene Colan – ci porta precisamente al 9 ottobre del 1965, quando la metropolitana di New York inchioda nella galleria per non travolgere un uomo lì piegato: il signor Avery, addetto ai binari. Dopo un certo periodo all’ospedale, Avery è riuscito a mentire pur convincendo tutti che è stato solo un malore, il suo, mentre invece durante il suo turno si era spinto nella galleria più antica della metropolitana e si era imbattuto nella misteriosa e orripilante creatura che lì vive. Ora Avery teme, anzi sa, che con il buio il mostro tornerà da lui: saprà rimanere sempre alla luce?

Brain trust (Brain Trust, da “Creepy” n. 10, agosto 1966) di Archie Goodwin, disegni di Angelo Torres – già apparso, con il titolo In agguato, su “Mezzanotte con Zio Tibia” (Oscar Mondadori Fumetti, aprile 1972), con traduzione di Ranieri Carano – ci spiega che ogni città ha il suo “svitato”, e Fosterdale non fa eccezione, e il pazzo del posto si chiama Chester Holcomb. Il dottor Elliot cerca di aiutarlo ma l’uomo non ascolta ragioni. Elliot sa che Chester era paziente del defunto dottor Adams, sa che è forte come un toro e che ci sono stati “problemi” alla nascita, qualcosa che tutti i paesani ignorano e qualcosa che sta per giungere a fatale conclusione.

L.

– Ultime letture di agosto 2022:

3 commenti

  1. Ma come già finito? Decine di racconti e se la spicciano così, con due soli numeri? Ma che peccato. E poi perché dire che sono storie inedite qui da noi quando è evidente che non è così? Bene la pubblicazione di racconti di Zio Tibia inediti da noi, ma peccato questa incuria, e soprattutto peccato che chiudano qui la questione 😢

    Piace a 1 persona

      • Preferisco pensare che sia così. Diversamente, considerando la mole di materiale destinata ad essere sacrificata, questa iniziativa rischia di essere poco più che una presa in giro nei confronti dei lettori…

        Piace a 1 persona

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