Morgan Lost (2022) Fear Novels 2

Cover di Fabrizio De Tommaso

Secondo appuntamento con la stagione “Fear Novels” della testata “Morgan Lost“, grazie alla quale la Bonelli ci porta in un’altra realtà, simile alla nostra ma in cui il passato si fonde con un presente fantasioso.

Il decano Claudio Chiaverotti, aiutato dagli splendidi disegni di Andrea Fattori, continua a racconarci del terribile assassino seriale che sta insanguinando New Heliopolis con la sua predilezione per giovani ragazze, le quali – come in ogni storia similare – girano tranquillamente di notte perché tanto “sanno badare a se stesse”, morendo come mosche.

L’assassino si fa chiamare Algernon Blackraven, il nome di un personaggio di una serie di romanzi scritti dalla criminale Marnie Goldsmith, che da tempo vive in carcere in attesa dell’esecuzione capitale. La parte deliziosa della storia è proprio questo sottile ma spietato legame fra realtà romanzesca e finzione reale, con il maniaco che si sente in tutto e per tutto protagonista di un romanzo della Goldsmith… senza venir mai contraddetto dalla realtà!

Ogni riferimento a “Coma profondo” (1978) di Michael Crichton è voluto e gradito

Con questo secondo episodio Chiaverotti ci regala un corposo sguardo sul passato di Morgan Lost e la sorte toccata alla madre, nel passato, perché questo potrebbe avere ripercussioni nel presente. Il tutto calato in una storia non solo splendida, nella sua durezza, ma anche piena di idee brillanti che arrivano giusto in tempo, quando cioè la trama comincia a sembrare troppo canonica: è lì che lo sceneggiatore fa saltare il tavolo e inserisce idee inaspettate.

Il problema di questo albo è che la storia è così buona e appassionante… che ha fatto ancora più male trovare un finale sbrigativo e assolutamente insoddisfacente.

Quando ho mal di testa, io reagisco alla stessa maniera

Proprio com’è successo con l’ultimo “Dylan Dog“, anche stavolta l’ultima pagina rovina tutto, con il suo “finale mancato” che ha troppo l’aria di una chiusura improvvisa per mancanza di spazio. La scritta “FINE” lascia pochi dubbi sul fatto che il prossimo albo possa fornire qualcuna delle spiegazioni negate in questo, il che è davvero un gran peccato: la storia di questi due numeri è davvero buona, non meritava un finale così deludente ma soprattutto inconcludente.

Magari più avanti in collana arriverà qualche parola di spiegazione, ma allo stato attuale la delusione è davvero profonda, visto quant’è buona la storia.

L.

– Ultime letture di agosto 2022:

4 commenti

  1. Ho letto che Claudio Chiaverotti soffre di emicrania e di insonnia. Mi pare passi le notti guardando film. Sono riuscito ad entrare nel suo pc e so che Brendon e Morgan Lost non sono le sue uniche creazioni. Spero davvero che SBE concretizzi le sue intuizioni. Qualche esempio: 1) Fiinal Factor: Andy Pain si sveglia da un coma durato anni in un mondo in cui tutte le storie hanno fine – la sua mission è riportare la realtà ad una never ending story. Si è davvero svegliato ? o sta sognando e non si arrende alla FINE? 2) Black Marnie: una sonda aliena danneggiata che assomiglia ad una mosca a cui nessuno bada usa come ospite il corpo di una cleptomane in fuga 3) Gold Canon: in un altroquando la conquista dello spazioesterno si è rivelata insoddisfacente e dello inner space inconcludente. Un farmacista drastico diventa un serial killer credendo di predicare la Medicina Definitiva ( Ok assomiglia al chirurgo pazzo che CC ha creato anni fa, ma le note sono sette…)

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