Diabolik Magnum 1 (2019)

Cover di Giuseppe Di Bernardo

Nel giugno del 2019 la Astorina ha presentato una nuova testata, a cadenza annuale, “Diabolik Magnum“, il cui nome lascia già capire la natura antologica. All’epoca ignorai l’evento invece in questo periodo ho decisamente apprezzato l’aver racchiuso insieme alcune storie che erano uscite troppo sparse nella collana perché uno come me, cioè un lettore distratto di “Diabolik”, potesse ricordarsene, o tanto meno gustarle.

Stando all’Introduzione è stata di Andrea Pasini l’idea di unire insieme «l’epopea dei GIoielli di Ramona, sviluppata in cinque episodi apparso nell’arco di quasi vent’anni, con alterne vicende», e mi sento di plaudire all’ottima iniziativa. Avevo vaghi ricordi di aver letto almeno una delle storie che compongono l’«epopea», senza capirci una mazza, quindi leggere tutti e cinque gli albi insieme è stato un modo decisamente migliore di apprezzare la lunga vicenda.

Il primo Magnum dunque ha per titolo I gioielli perduti.

Dalla quarta di copertina:

«All’epoca Diabolik non aveva ancora un nome. King aveva un’amante di nome Ramona. Ramona aveva una parure di meravigliosi gioielli. Passano molti anni, e uno di quei gioielli viene battuto all’asta, in circostanze così strane da incuriosire il Re del Terrore. Da quel momento comincerà una caccia ai gioielli di Ramona, raccontata in cinque episodi di Diabolik apparsi nell’arco di quasi vent’anni. Questo volume li raccoglie in un’edizione riveduta, corretta e commentata.»


1. Contro un fantasma
da “Diabolik” n. 659 (gennaio 2002)
sceneggiatura di Patricia Martinelli
disegni di E. Rallo e Giorgio Montorio

«Ugo Deviero era un fallito, come pittore e come criminale. Perché mai Diabolik si interessa ai suoi quadri? E perché il conte Sandor è mosso dallo stesso interesse? A Clerville si aggira un fantasma… e forse non è lo spirito inquieto dell’artista suicida.»

Adoro il tema dei “dipinti maledetti” quindi ho apprezzato questa deriva diabolika, con il nostro Re del Terrore che da tempo immemore conservava in un vecchio sotterraneo sconosciuto – ignoto persino ad Eva Kant! – un dipinto che per puro rientrava in quei tesori che si era portato via abbandonando, da giovane, l’isola di King, ucciso di fresco.

Esce fuori che di quel dipinto, L’origine del male, l’autore ne ha fatte due copie, con alcuni particolari differenti: studiando quei particolari si può capire il nascondiglio di una grande ricchezza.

Più che “maledetto” mi sembra “inguardabile”!!!

Con astuzia degna di nota il conte Sandor si dimostra molto più scaltro del previsto, riuscendo a gabbare Diabolik anche se solo per poco. Ma intanto scopriamo che l’amante di King, la «bellissima avventuriera» Ramona Benton la cui parure di gioielli terrà impegnato i nostri eroi per vent’anni.


2. Colpo su colpo
da “Diabolik” n. 798 (agosto 2013)
sceneggiatura di Patricia Martinelli
disegni di Giuseppe Di Bernardo e Jacopo Brandi

«Nel Wilburg ricompaiono i gioielli di una donna il cui passato si è incrociato con quello di Diabolik, e qualcuno è disposto a pagarli molto più del loro valore. Il Re del Terrore vuole scoprire perché, e il bottino di ogni furto gli fornisce una traccia per il colpo successivo. Dove porterà questa catena di indizi?»

Ci vogliono più di dieci anni perché l’idea dei gioielli di Ramona Benton prenda forma e diventi un albo in due parti, con una storia complessa molto ambiziosa, che devo confessare di aver gradito.

Rubata la collana di diamanti di Ramona, Diabolik decide giustamente che vuole “completare al collezione” e farsi tutta la parure, anche se dopo decenni di letture diabolike ancora non ho capito che cacchio ci farà con tutti ’sti gioielli!

A questo punto… completiamo la raccolta!

Durante un colpo per rubare altri pezzi della collezione, cioè il classico “celo-manca”, Diabolik scopre un diamante mancante, un bracciale sfuggito alla sua ricerca: e che fai, lasci incompleta la raccolta di Ramona? Eh no, qui bisogna indagare.

Ma occhio… perché nell’avventura appena letta niente era come sembrava!


3. L’ultimo colpo
da “Diabolik” n. 799 (settembre 2013)
sceneggiatura di Patricia Martinelli
disegni di Giuseppe Di Bernardo e Jacopo Brandi

«La caccia al tesoro, iniziata in Colpo su colpo, continua e si fa sempre più complicata e pericolosa. Diabolik e Eva vogliono vincere arrivando al bottino finale, ma ignorano quale sarà e devono assolutamente scoprirlo prima di mettere a segno l’ultimo colpo.»

Questo secondo albo teoricamente continua la vicenda del precedente ma in realtà fa molto di più, perché spiega alcune ombre rimaste nella storia, ma soprattutto… ci spiega come Diabolik sia stato di nuovo raggirato.

I momenti salienti della precedente avventura infatti ci vengono riproposti ma stavolta da un altro punto di vista, cioè da quello che sta guidando il Re del Terrore come una marionetta per raggiungere i propri scopi. A questo punto il nostro eroe dovrà mettere da parte il bracciale mancante e pensare alla vendetta.


4. Il bracciale perduto
da “Diabolik” n. 818 (aprile 2015)
sceneggiatura di Roberto Altariva
disegni di Giuseppe Di Bernardo e Jacopo Brandi

«Quel bracciale non sembra abbastanza prezioso da attirare l’attenzione di Diabolik… almeno sino a quando un giornalista non scopre che l’oggetto ha un valore simbolico per il Re del Terrore. Da quel momento sarà essenziale coinvolgere Ginko.»

Passano due anni ma non è passata la voglia di Diabolik di completare la collezione dei gioielli di Ramona Benton, ma sembra impossibile scoprire chi possieda il bracciale, cioè l’ultimo pezzo della parure. Questo finché un giorno il gioiello esce fuori per caso e finisce in una esposizione museale dedicata all’artigiano orafo.

Per fortuna di Diabolik a curare la sicurezza dei gioielli viene chiamato quel babbeo di Ginko, che con la sua totale incapacità conclamata renderà sicuro il fallimento di ogni piano preventivo contro il Re del Terrore.

Attenzione, però, perché anche stavolta non tutto è come sembra. La storia l’ho apprezzata però onestamente le trovate diabolike qui mettono a durissima prova qualsiasi sospensione dell’incredulità.


5. Obiettivo in nero
da “Diabolik” n. 865 (marzo 2019)
sceneggiatura di Roberto Altariva
disegni di Giuseppe Di Bernardo

«Ormai da tanti, troppi anni Diabolik insegue quel maledetto bracciale, e quando Federico Corman lo mostra in televisione, il Re del Terrore non rinuncia alla sfida. Anche se sa perfettamente che si tratta di una trappola.»

Albo conclusivo della vicenda e decisamente il migliore della saga, ed è strano visto che di solito disprezzo profondamente le storie scritte da Altariva.

Perduto di nuovo il bracciale, Diabolik scopre che è finito nelle mani di uno spregiudicato presentatore televisivo Corman, l’egomaniacale conduttore di “Obiettivo in nero”, la classica trasmissione dedicata alla cronaca nera più sensazionalistica: stavolta, però, Corman ha per le mani roba che scotta, perché è in grado di sfidare Diabolik a rubare il braccialetto di Ramona che è in suo possesso.

Persino Diabolik è battuto dalla pessima TV

Inizia una battaglia appassionante all’ultimo ingegno fra lo spregiudicato presentatore e il Re del Terrore, in un gioco di vendette incrociate in cui il braccialetto di Ramona è l’ambito premio finale: saprà Diabolik vincere la potenza oscura della televisione scandalistica?

Una storia decisamente godibile con uno dei rari antagonisti degni di nota della testata.


Un paio di questi albi devo averli letti all’epoca, senza capirci nulla, quindi plaudo all’iniziativa di ristampare la saga in forma completa, rendendola decisamente più apprezzabile.

L.

– Ultime recensioni diabolike:

10 commenti

  1. CaroDiaboletruscus, non posso non apprezzare le citaz nascoste nelle covers – sono troppo pigro per andare a controllarle tutte, ma la # 798 mi ricorda quella di Batman # 244 con Bats a terra e Ra’s al Ghul in piedi. In fondo il King della serie del re del terrore è praticamente il Ra’s al Ghul/Neeson del primo Bats di Chris Nolan, ma Bruce è stato meno birichino del signorino Kant e non ha seguito il lato oscuro della Forza. Il che potrebbe essere una idea per chiunque prenda in mano il franchisee dopo i Manetti Bros, ora che ci penso…ciao ciao

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    • I Manetti si fermeranno proprio all’episodio di King, ma nel fumetto il passato di Dk è stato ampliato più volte.
      Diciamo che più che King, a essere stato formativo per Dk è Ronin… King e i suoi uomini hanno certamente dato insegnamenti, ma il re del crimine era pressoché assente nella vita di Diabolik…

      Moz-

      Piace a 1 persona

      • Ho letto la storia con Ronin ed il bello di Diabolik è proprio in questi codenames. Aspetto da tempo una storia in cui un personaggio si chiama Amanuense o Libero Pensatore o Revisore dei Revisori, per esempio. Mi piacerebbe al cinema un reboot che prenda qualcosa dal Dk di Faraci/Palumbo in formato comic book, ma vada in una direzione + digeribile per il mainstream. Dk è un vigilante ( come il Vigilante della DC in una delle sue ultime incarnazioni di Bruce Jones/Ben Oliver) con un passato che avrebbe potuto portarlo a diventare un criminale, se non avesse avuto una forte fibra morale. Combatte Lady Kay, una misteriosa signora del crimine. I metodi poco ortodossi di Dk non piacciono al pulotto Ginko. Scopriremo solo nel secondo film che Ginko lavora x Lady Kay e sta meditando come prenderne il posto…

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      • Immagino che già il terzo film dei Manetti potrà riprendere qualcosina della storia con Ronin, chissà…
        Quanto alle riletture, non sono così propenso… preferisco sempre che ci si attenga all’originale.
        In Astorina hanno già fatto DK, una serie a fumetti che rilegge il mito di Diabolik…^^

        Moz-

        Piace a 1 persona

  2. E pensa che questo non è nemmeno il mio preferito tra i “balenotteri”, però ottimo che abbiano raccolto le cinque avventure che compongono tutta la saga, almeno ci si immerge in un storia di grande respiro ma anche molto varia.

    Moz-

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