Sto andando lentamente perché l’universo alieno ormai mi disgusta alquanto, ma voglio sempre sperare che un giorno rinasca qualche flebile speranza: il 15 maggio 2024 Marvel tira fuori il quarto numero della saga Alien: Black, White & Blood.
Quarta e per fortuna ultima parte dell’inutile e fastidiosa Utopia, scritta da Collin Kelly e Jackson Lanzing con i disegni di Michael Dowling: finalmente potremo dimenticare questi stupidi comunisti spaziali.
Passiamo alla storia Hide & Seek di Bryan Hall, con i disegni di Chriscross, che ci porta sulla colonia umana di LV-489, come sempre della vecchia cara Weyland-Yutani. Conosciamo Donald B. Shussett, che si risveglia… in un posto caldo, umido e decisamente da incubo.
Shussett deve far operare la figlia malata e quindi si affida agli scienziati della Weyland-Yutani, notoriamente degni di fiducia: incredibile a dirsi, l’uomo finisce cavia da facehugger. Fine. Ammazza che storia complessa…
Passiamo a Mother di Pornsak Pichetshote, con i disegni di Partha Pratim, che ci fa conoscere il vascello di ricerca New Abhartach guidato dall’intelligenza artificiale MU-TH-UR 10K e specializzata nella ricerca innovativa nell’ambito dei sintetici.
Dei Colonial Marine salvano la piccola Mariko, figlia del dottor Joshua Baker, da un’invasione aliena a bordo. Solo che, complice l’assenza di gravità a bordo, lo xenomorfo sarà un osso duro e Mariko molto meno disponibile del previsto.
A parte degli splendidi disegni, un’altra storia inutile e fastidiosa.
Quanta tristezza, in questo universo morto…
L.
Perlomeno qui si vede che qualcuno ha studiato, anche se ai fini della storia poi non cambia un cazzo: Donald B. Shussett è un chiaro richiamo a Ronald Shusett… 😉
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