Star Trek DS9: Too Long a Sacrifice (2020) 3

Cover di Ricardo Drumond

David e Scott Tipton presentano il terzo numero di “Star Trek. Deep Space Nine – Too Long a Sacrifice“, con i disegni di Greg Scott: una lodevole iniziativa IDW Publishing che serve a lenire il mio cuoricino trekkie dalla mancanza di DS9, di cui mi sono sparato in rapida sequenza tutte e sette le stagioni durante la pandemia.

Odo è seccato di dover esser coadiuvato dall’investigatore betazoide Retlaw nelle indagini sui misteriosi assassini a bordo della Deep Space 9. Il problema è che i mutaforma hanno occupato il pianeta di Retlaw e deportato la popolazione: per fortuna l’investigatore non ce l’ha con Odo, che sa essere diverso dai membri della sua razza.

Una classica coppia di “strambi sbirri”

Più che su motivi politici l’attrito fra i due investigatori è di natura professionale, visto che in modo sottile Retlaw mette in dubbio l’operato di Odo fino a quel momento, tanto da spingersi a interrogare di nuovo tutti i testimoni, senza però ottenere nulla. Sarà a sorpresa Garak a fornire una prova essenziale, la cui importanza però la scopriremo nel prossimo numero.

Ormai procede per inerzia questo strano fumetto, che sembra proprio non aver voglia di raccontare una storiella semplice tanto da diluirla in un numero di pagine che è sì breve ma sempre esagerato per una storia in realtà inesistente. Un gran peccato.

L.

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8 commenti

    • Non so spiegarmelo, e anche Voyager ha visto solo una manciata di titoli in un universo narrativo dominato con pugno di ferro da Kirk e Picard.
      La serie classica non so giudicarla perché ci sono cresciuto, fa parte di me e non so distinguere la nostalgia dalla qualità. Però avendo rivisto tutto il resto in questi mesi, sicuramente per me “Deep Space 9” è imbattibile, seguita da “Voyager”.
      TNG la tollero a stento ma l’ho vista con piacere, mentre ENT, DIS e PIC sono totali nullità che preferirei dimenticare. Eppure hanno fumetti migliori di DS9 e VOY!

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      • Forse perché, in questi casi, si tratta di serie maggiormente bisognose di essere “salvate” da fumetti capaci di mettere in campo storie che per la televisione non si sono potute o volute scrivere (stesso discorso per il Kelvinverse inaugurato da J.J. Abrahams: se mai un giorno verrà pienamente accettato come parte dell’universo Trek a tutti gli effetti, si dovranno ringraziare i fumetti e NON certo i film): DS9 invece si difende benissimo da sola tanto che, al contrario delle serie di cui sopra, stenta ancora oggi ad essere affiancata da una produzione cartacea davvero degna di lei. E, purtroppo, pare che all’elenco si debba aggiungere pure quest’ultimo “Too Long a Sacrifice”… 😦

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      • Addirittura ad aiutare il Kelvinverse hanno chiamato il decano Alan Dean Foster, che ha pubblicato un romanzo inedito ad inizio anno, e visto che questo universo è più sfruttato dai libri magari stanno cercando di spingerlo di più.
        Io avevo tante speranze nella Jaylah di Sofia Boutella, ma l’aliena marziale dalla faccia bianca è stata cacciata a pedate dal Kelvinverse alla velocità della luce. Speravo nei fumetti, ma in “To Bodldy Go” la si vede in una vignetta e basta. Che spreco… (Magari nel frattempo è stata ripescata da altre serie, nel caso fammi sapere 😉

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      • A una rapida ricognizione purtroppo non risulta nient’altro di lei oltre a “To Boldly Go”, ma appena trovo qualcosa di concreto ti aggiorno 😉

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      • Gli spazi ci sarebbero pure, visto che il Kelvinverse si sta con tutta probabilità avviando a vivere principalmente di romanzi e fumetti (il quarto capitolo cinematografico chissà quando e, soprattutto, SE mai si farà), ma deve ancora arrivare chi sia capace di sfruttarli a dovere… I videogame ci hanno provato, a dire il vero, anche se il “come” temo proprio non ti piacerà:
        https://memory-beta.fandom.com/wiki/Jaylah

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      • Diciamo che l’universo di Star Trek non è noto per dare spazio a personaggi che non siano quelli di bandiera. In tutte le serie ci sono idee azzeccatissime che muoiono nel nulla e personaggi meritevoli che scompaiono già mentre sono in scena.
        L’ottima Ro Laren di TNG si è sciolta davanti agli occhi degli spettatori, scomparendo nel nulla dopo aver avuto puntate spettacolari quasi da co-protagonista. Siccome però non era pelata e non si chiamava Picard, è stata spazzata via dalla serie per semplice indifferenza, anche perché rischiava seriamente di fare ombra all’ego di Stewart, visto che era un personaggio splendidamente scritto. Mi piace pensare che ci sia stato qualche sceneggiatore che si sia opposto al nazi-picardismo e al momento di creare DS9 si sia ricordato di Ro Laren e l’abbia clonata, chiamandola maggiore Kira, identica in tutto.
        Per fortuna DS9 non è malata di picardismo, quindi il personaggio ha finalmente avuto lo spazio che meritava, ma è un caso fortunato.
        Un minuto di raccoglimento per i personaggi che ci siamo persi per strada solo perché non stavano nella locandina della serie. (Anzi no, la povera Jaylah stava pure in locandina, ma ce la siamo persa comunque!)

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