Star Trek (2024) Sons of Star Trek 2

Cover di Jake Bartok

Secondo numero (aprile 2024) per la nuova saga “Sons of Star Trek“, una testata della IDW Publishing dove protagonisti… sono figli famosi! Puro nepotismo Trek.

Aiutato dai precisi disegni di Ángel Hernández, lo sceneggiatore Morgan Hampton continua a raccontarci la realtà parallela in cui QJ (Q junior) ha portato altri tre figli famosi: Jake Sisko (figlio di Benjamin Sisko), il suo amico Nog (figlio del ferengi Rom) e il ribelle Alexander Rozhenko (figlio di Worf).

Per andare là dove nessun figlio è mai stato prima

Q sottopone i tre giovani a un “giorno della marmotta spaziale”, facendoli vivere in continuazione una stessa situazione di pericolo che si conclude ogni volta con la distruzione della nave: riusciranno prima o poi i ragazzi a mettere da parte i propri problemi personali, a fare squadra e a risolvere la situazione?

Una volta riusciti a convincere il capitano Dukat della situazione, tutti si affidano alla pilota migliore sul ponte: Jadzia. Quanto ci manchi…

Tutto è meglio, quando c’è Jadzia…

Ciò che QJ si era prefisso sembra funzionare, quando i tre lavorano insieme sanno superare i propri ostacoli e infatti alla fine riescono a far sopravvivere la nave e l’equipaggio, ma nuovi pericoli sono pronti ad arrivare in questo grande parco giochi nelle mani del giovane Q.

Molto bella la figura di Alexander, ancora traumatizzato dalla fine dell’esperienza della precedente saga. Sentendosi rifiutato da suo padre Worf, aveva trovato nel folle Kahless un nuovo padre: nell’associazione terroristica Red Path si sentiva a casa, si sentiva ben voluto, mentre in qualsiasi altro posto della Federazione è fuori posto. Non è facile per il Klingon fare con se stesso, sapendo che non c’è alcun posto in cui tornare, perché non c’è nessun posto da chiamare “casa”.

Ancora questo fanta-fucile? Ma da dove arriva?

Davvero un ottimo numero e un’ottima occasione per ritrovare personaggi che non incontravo da tempo. Speriamo continuino così.

L.

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4 commenti

  1. Anche questo sarebbe interessante da recuperare (visto che, al pari di “Sons of Star Trek” e tanto altro buon materiale, da noi non uscirà mai)… 😉

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  2. Ho letto un romanzo in cui compare un figlio di Q, ovviamente non “canone” col resto, come tutti i romanzi. In questo romanzo la moglie di Q si chiama Q, e il figlio… q, scritto minuscolo! Mi sembra un’idea molto migliore di QJ… 😁

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