Star Trek (2024) Defiant Annual

Cover di Rahzzah

Come faccio a resistere davanti allo speciale “Star Trek: Defiant – Annual” con quella copertina? Ma prima è necessario fare mente locale.

Era il giugno del 2023 quando una navicella romulana si è avvicinata alla U.S.S. Defiant e Ro Laren la riconosce: «È lei… la figlia di Tasha Yar», dice al capitano Worf. Così, nel numero 4 della testata “Star Trek: Defiant” entra in scena Sela, la romulana bionda!

Il ritorno di un altro storico personaggio

Un tempo nemica giurata della Federazione, ormai i suoi fallimenti l’hanno fatta decadere nell’Impero romulano e quindi aiuta Worf e gli altri a combattere Kahless e la sua rivolta di Klingon, nella saga “Day of Blood“, prima di andare per conto suo.

Nel gennaio del 2024 è il momento di dedicarle uno speciale annuale, scritto da Christopher Cantwell e disegnato da Ramon Rosanas.

La disperata ricerca di riabilitazione

Ritroviamo Sela a Dartha, capitale di Romulus, dove si muove spietatamente per ottenere ciò che vuole: informazioni preziose che la riabilitino agli occhi dell’Impero Romulano. Durante lo scontro con Kahless ha rubato informazioni sulle difese Klingon, e dalla Federazione ha rubato formule che fanno pensare alla possibilità dei viaggi nel tempo: il prefetto romulano Areh saprà apprezzare li valore di Sela come preziosa risorsa? Purtroppo no.

Delusa e ferita per non essere riuscita a riabilitarsi agli occhi degli alti vertici romulani, che la considerano null’altro che una fallita e una traditrice, Sela decide di usare i dati che ha rubato sul viaggio nel tempo per tornare indietro e trovare il sistema di piegare l’intero Impero Romulano. Questo suo delirio di onnipotenza si infrange davanti al fatto che sì, torna indietro nel tempo… ma non sa quando. L’unica cosa che sa… è che si ritrova davanti Tasha Yar!

Madre e figlia, ma non dello stessa linea temporale

Siamo ai tempi in cui Picard è capitano della U.S.S. April, non è ancora la Tasha che vedremo nella serie TV “The Next Generation”, ma è un’occasione per l’aspra e spietata Sela, convinta da sempre di essere figlia di una vigliacca, di conoscere davvero sua madre… o quella che in un’altra linea temporale sarà sua madre. E scoprire che invece è determinata e coraggiosa, l’esatto opposto di come Sela si è ripetuta per anni.

La romulana fugge prima che arrivi Picard, ma per la prima volta un po’ della sua rabbia è scomparsa: ha scoperto che può iniziare ad amare quella madre che ha odiato per tutta la vita.

Figlia di due linee temporali e due universi

Davvero una storia intrigante e deliziosa, un giusto numero speciale fatto per divertire i fan: finalmente possiamo vedere immagini dall’infanzia di Sela! Ad avercene di speciali così.

L.

– Ultimi fumetti di Star Trek:

6 commenti

      • Non tanto ampio da mantenere in vita collane librarie e fumettistiche. Temo che siano davvero pochi i Trekie veri: di solito si limitano a rivedersi film e serie e a ignorare che esista altro in questo universo, perciò non sono minimamente “utili”.

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      • Esatto, ce lo fileremmo solo noi che, come potenziale bacino d’utenza, siamo appunto nessuno: ormai il fandom organizzato applica da tempo il massimo del protezionismo e quindi, detto in soldoni, o sei nello S.T.I.C. o sei tagliato fuori… al di fuori non gira più nulla, e nemmeno ci si prova seriamente (QUANDO ancora ci si prova, vedi l’ultima disavventura in edicola) a farlo girare alla faccia di quei fan che, negli anni, hanno comprato tutto quello che riuscivano a trovare senza per forza essere a loro volta dei tesserati (e quei soldini provenienti da “cani sciolti” penso non abbiano comunque fatto così schifo, anzi) 😦

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      • Il fandom è una bestia nera che si auto-alimenta e soprattutto è gente che magari spende centinaia di euro per un modellino ma si taglierebbe un braccio prima di leggere un fumetto o un libro Trek, come dimostra la scomparsa di entrambi questi media. Il Trekie medio è quello che ha visto TNG e ha un modellino dell’Enterprise in casa: fine. Cioè conosce lo 0,1% dell’universo Trek: che speranza c’è per un editore di farcela, in Italia?

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