È uscito da poco in edicola il numero 23 (maggio 2015) della collana “Le Storie” con cui la Sergio Bonelli Editore sviluppa mensilmente un percorso di one shot narrativi in ogni tempo e luogo. “Ex Tenebris” ci porta in una terra oscura seguendo (solo all’apparenza) i dettami del medieval thriller.
Il viaggio è concepito da Giovanni Di Gregorio e disegnato magistralmente da Christopher Possenti.
Bassa Sassonia, Anno di Grazia 1464.
Si dice che un certo Gutenberg abbia inventato un sistema per duplicare velocemente e comodamente i libri, ma per ora il sistema è ancora quello “classico”: schiere di amanuensi si rovinano le mani a forza di ricopiare manoscritti a lume di candela.
Proprio per consultare la ricca biblioteca di manoscritti il monastero di Hildesheim riceve una visita particolare: quella del vecchio demonologo Raimondo, dell’ordine dei Fratelli del Deserto, seguito dal suo giovane aiutante Nicolas di Aleppo. Figlio di un Cavaliere templare e di una nobile libanese, sin da giovane Raimondo ha capito che non era destinato alla vita militare ma a ben altri campi di battaglia: quelli delle idee.
Le idee sono come la peste… infestano i libri che, come i ratti, circolano tra gli uomini e li contagiano.
Il veicolo più potente delle idee si chiama libro, ed è proprio tra le pagine dei libri che Raimondo combatte… letteralmente tra le pagine!
Però c’è un problema: Venanzio, sottopriore di Hildesheim nonché responsabile dello scriptorium. È in pratica il signore della biblioteca, o almeno così si considera, e non è certo contento che Raimondo venga a “combattere” in quella che considera casa propria, così che cercherà di ostacolarne in tutti i modi l’operato.
Lo scontro fra i due non sarà limitato a due vecchi religiosi di idee differenti: sarà lo scontro fra due modi diversi di porsi davanti alle idee universali. Subirle o combatterle…
Albo intrigante e dalla lettura piavevolissima, soprattutto nei punti in cui l’autore cita smaccatamente “Il nome della rosa” solo per rendere più evidente quanto poi ci si discosti.
Disegni meravigliosi ed evocativi, davvero perfetti per evocare i demoni che si nascondono nei libri!
L.
Questo non sembra niente male, molto “Il nome della Rosa” 😉 Cheers!
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È proprio lì, secondo me, la sua forza: inizia come un semplice omaggio al film (molto più che al libro) e poi invece prende la sua strada. 😉
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