In questo folle e bollente luglio 2022, combatto il mondo sfondandomi di fumetti.
Eccoci al numero BIS del luglio 2022 della testata bonelliana “Zagor“, dal titolo La vendicatrice.
L’autore del numero speciale è il consueto Moreno Burattini, che nell’introduzione ci spiega come il personaggio femminile protagonista della vicenda – disegnata magistralmente da Massimo Pesce – potrebbe assomigliare ad eroine moderne invece si rifà a Minnehaha, dal romanzo La scotennatrice (1909) di Emilio Salgari.
Io però vado col pensiero alla seconda e ultima prova da regista e sceneggiatore del compianto Carlo Croccolo, che con il suo Black Killer (1971) seppe anticipare parecchi temi in seguito tornati a noi dagli americani: fra gli altri, l’indiana Sara si contraddistingue perché, una volta uccisole l’uomo che ama, diventa una vera e propria “vendicatrice” non molto dissimile dalla protagonista di questo speciale zagoriano. Il film di Croccolo è rarissimo, ma guarda caso in questo albo Zagor ricorda Salomon Kinsky, e il film con l’indiana vendicatrice ha per co-protagonista Klaus Kinski: che sia una deliziosa cripto-citazione?
La vicenda si apre con la vendicatrice del titolo in piena attività: la donna si presenta come Linneha, del popolo Delaware.
«Dillo, ai demoni del tuo inferno, che sono stata io.»
Una splendida giovane pellerossa capace di usare più armi e dalla furia indomabile: non sarà mica che il nostro Moreno ci sta preparando le papille gustative al Predator: Prey in uscita il 5 agosto su Disney+?
Trovati in giro i risultati dei terribili omicidi commessi dalla misteriosa pellerossa, Zagor e Cico indagano finendo in un grande trading post gestito da un losco figuro che pare avere parecchi peccati sulla coscienza: visto che la donna cercherà di colpirlo, Zagor capisce che il losco gestore dell’emporio sa qualcosa per sciogliere l’enigma. Ma intanto bisognerebbe fermare la furia omicida della vendicatrice.
La vicenda procede senza scossoni, è la tipica storia da un albo singolo dove non ci sono certo colpi di scena, ma gli spettacolari disegni di Pesce e un’eroina crudele, spietata e affascinante mi hanno fatto molto apprezzare questo BIS.
Da notare poi che mentre quelle poche “donne vendicatrici” che arrivano al cinema si limitano a colpire i propri aggressori, qui Burattini ci regala una vera e propria “punitrice”, perché Linneha ha votato la propria vita a combattere i criminali bianchi sostituendosi alle istituzioni, chiaramente incapaci. La sua non è giustizia, non è vendetta… è punizione!
Come abbiamo visto nel mio speciale zinefilo “Death Wish“, sono rarissime le donne punitrici, rimanendo di solito semplici vendicatrici, quindi plaudo all’iniziativa zagoriana e spero tornerà ancora la pellerossa dal nome scandinavo.
L.
P.S.
E ora, fate un salto su Storie da birreria per la recensione del Moro.
– Ultime letture di questo bollente luglio 2022:
- Alien 1: Linea di sangue (Panini 2022)
- Dragonero 33 BIS (2022) I dimenticati
- K-11 1 (2022) Stalingrado
- Julia 286 BIS (2022)
- Satanik a Colori 1 (2022) La legge del male
- Tex 741 BIS (2022) L’eredità del bandito
- Nathan Never 374 (2022)
- Dylan Dog 430 BIS (2022) La strage silenziosa
- Diabolik Swiisss 338 (2022) Qualcuno è arrivato prima
- Grande Diabolik (2022) L’ombra del passato
Fumetti Etruschi 
Bonelli, fate uscire una serie su Linneha e nessuno si farà nel male 😉 Cheers
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ahahah sottoscrivo! ^_^
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La mia talpa in via Buonarroti – non so quanto sia affidabile considerato che anni fa mi ha bisbigliato del progetto di un What if con una versione alternativa di Vecchio Cammello durante la Grande Guerra e non mi pare sia mai stato pubblicato Carson nel Carso – dice che non vedremo mai uno spin off con Linneha, ma mi ha giurato su una pila di Bella & Bronco che la figlia di Zagor e Marie Laveau ( vedi sospetti insinuati nei fan dalla saga delle Donne Guerriere ) sarà sfidata dal figlio di Linneha, un fanatico che divide tutto l’universo secondo parametri di sua definizione: o sei di una specie benigna o passi un guaio. Mazari Laveau Wilding riuscirà a fermare un avversario così radicale come Linneho? Ti terrò informato, ciao
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Rimarrò col fiato sospeso 😀
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Non sono più un grande fan dello Zagor “classico” (nel senso di non mysterioso) da anni e anni, è vero, ma per Linneha potrei anche fare un’eccezione 😉
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La storia non è certo memorabile, diciamo anzi che già dalla copertina puoi capire esattamente quello che succederà, nell’esatto ordine in cui succederà, ma una “donna punitrice” a fumetti è sempre qualcosa di ghiotto ^_^
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