[Fumetti Erotici] Isabella (1966)

IsabellaAltro personaggio storico del fumetto erotico italiano viene riscoperto dalla VandA ePublishing, che ne mette in vendita alcuni numeri sparsi, invece che la saga dall’inizio come nel caso di Maghella che ho presentato la settimana scorsa.
Sto parlando di “Isabella”, primo fumetto piccante italiano arrivato nelle edicole nel 1966.

In realtà parlare di “erotismo” è un po’ avventato. Sicuramente per l’epoca un personaggio femminile fortemente protagonista (è presente praticamente in ogni vignetta!) che gira con la camicetta sempre aperta mostrando una generosissima scollatura non rientrava nei canoni del fumetto “per famiglie”, ma già negli anni Settanta doveva sembrare roba per educande.
Isabella non si lascia andare a situazioni pecorecce e goderecce, né fisicamente né per allusione, è un onesto feuilleton che strizza l’occhio alle avventure di Dumas e a tutto il genere “cappa e spada” anche di cinema e TV.
Il personaggio – creato da Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon e disegnato da Sandro Angiolini – si limita a vivere mille rocambolesche avventure in una Francia più simile al feuilleton ottocentesco che alla realtà storica. Fra nomi storpiati in modo divertente e scollature procaci, oserei definire Isabella il meno erotico dei fumetti erotici italiani… almeno per quel poco che sono riuscito a scoprire!

Avendo letto solo qualche numero slegato, non sono in grado di stilare un ritratto del personaggio, così mi rifaccio alla presentazione ufficiale di VandA ePublishing:

Nell’avventurosa e splendida epopea della monarchia francese, il 1600 rappresenta senza dubbio il secolo più ricco di fasto e di potenza. […] È il magico momento in cui il cardinale Richelieu manovra con diabolica abilità il sottile gioco delle alleanze per debellare la strapotenza delle Case d’Austria e di Spagna. In questa cornice di sfarzo, di balli, di cacce, di duelli, di agguati, di violenze, di riti magici, di torture e di folli passioni, prende vita un’affascinante eroina: Isabella de Frissac, signora di Chateau Salins, soprannominata la duchessa dei Diavoli.

Ricordo che la Fumetti 3D Collection (Fabbri Publishing) ha tempo fa presentato anche il figurino di questo personaggio, che ho recensito nel mio blog Myniature.

L.

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6 commenti

    • Beh, in questo genere di fumetti la maggior parte dei personaggi sono sadici pervertiti, quindi gli omosessuali non fanno eccezione… Secondo me il vero politically correct è quello di Barbieri e Cavedon: uomini, donne, gay, etero, giovani, vecchi… Tutti laidi bastardi, non si salva nessuno!

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